Oggi, insieme a te, voglio fare una preghiera per aiutarci a vivere bene questa Domenica e a fare un passo avanti nella nostra conversione e cammino di santità. La Domenica è il giorno del Signore, il giorno in cui Lui ci esorta a dedicarci anima e corpo alle cose che rimangono, non solo a ciò che svanisce. Questo messaggio, che Gesù introduce in tutta la liturgia della Chiesa, segue il prodigio della moltiplicazione dei pani, avvenuto grazie all’offerta di un giovane con solo cinque pani e due pesci. Questa offerta rappresenta la povertà della nostra vita che, messa nelle mani di Dio, può saziare i bisogni di tutti e colmare quella fame e sete di Dio presente in ogni uomo, anche in chi non crede.
Le persone che avevano assistito a questo miracolo cercavano Gesù, ma non ne avevano compreso il senso profondo, concentrandosi solo sulla capacità di Dio di saziare la fame terrena. Gesù dice loro che lo cercano non perché hanno visto dei segni, ma perché hanno mangiato e si sono saziati. L’uomo spesso non riconosce l’amore di Dio nelle sue opere, un amore che ci aiuta anche nelle cose terrene come il cibo, il lavoro e gli affetti. Tuttavia, il vero cibo che Dio ci dà è quello che alimenta la nostra relazione con Lui, il pane di Dio, che è Gesù stesso, mandato dal Padre per darci vita eterna.
Gesù ci esorta a non concentrarci solo sul cibo che perisce, come il cibo classico, il lavoro, le relazioni, ma su quello che dura per la vita eterna. Le cose terrene, pur belle, non ci soddisfano pienamente e ci lasciano sempre alla ricerca di altro. Solo il cibo che Gesù ci offre può darci vera sazietà e pace.
Quando le persone chiedono a Gesù cosa devono fare per ottenere tutto questo, Lui risponde che l’opera di Dio è credere in colui che Egli ha mandato. Accogliere Gesù con tutto il cuore, mente e corpo, amando Lui sopra ogni cosa e amando il prossimo in Cristo. La fede in Dio, che provvede a tutto, è fondamentale. La cosa più importante che Dio ci offre è la vita eterna, per la quale dobbiamo lottare con tutte le nostre forze.
Gesù ci promette che chi crede in Lui non avrà più fame né sete, sperimentando una pace che solo Lui può dare. Dobbiamo essere grati a Dio per questo dono, che riceviamo attraverso la Chiesa. Se siamo credenti ma non praticanti, ci inganniamo da soli. Gesù ha scelto la Chiesa come via per incontrarci e non possiamo trascurarla. Dobbiamo partecipare alla vita della Chiesa, nonostante le incoerenze umane, perché è lì che incontriamo il Signore.
Gesù ci assicura che chi crede in Lui non avrà più fame né sete, e che solo Lui può spegnere l’inquietudine che spesso proviamo.